Descrizione di una messa in scena
"Combattimento di Tancredi e Clorinda" è uno spettacolo nato da un laboratorio realizzato tra Aprile e Maggio 1995 con il primo corso dell'Atelier di teatrodanza della ,Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano".
L'idea è stata quella di un lavoro da svilupparsi sulla base di testi poetici: le stanze in cui si descrive il combattimento di Tancredi e Clorinda nel XII canto della ,Gerusalemme Liberata" di Torquato Tasso, in relazione con un frammento dal ,Sermone del Fuoco", la terza parte de ,La Terra Desolata" di T. S. Eliot, quello in cui si descrive l'incontro e il rapporto tra una dattilografa e un piccolo impiegato di un azienda di locazione come divinazione e visione di una figura del mito: Tiresia, cieco ed ermafrodito.
Come nei versi di Tasso, anche in quelli di Eliot, viene descritto un "intercourse" che al tempo stesso è un incontro, scontro, copula e massacro. L'archetipo del duello erotico tra simili/opposti può slittare dall'universo epico tassiano nella lirica del quotidiano moderno che affonda a sua volta le radici nel mito.
Il frammento di Eliot si presenta con una sua unità di azione ben definita attraverso una poetica che, secondo la teoria del correlativo oggettivo, fa nascere la tensione espressiva dalle relazioni tra figure diverse, oggetti e persone, e acquista quindi una valenza non solo drammaturgica, ma anche scenico/visiva.
La ricerca di un linguaggio scenico per le stanze di Tasso è giustificata dal fatto che si tratta di uno di quegli spazi iconici ritagliati nel continuum dei poema, dove viene operata una teatralizzazione la quale esige che il lettore si trasformi in spettatore e l'azione da narrata diventi rappresentata.
A suffragare tale ipotesi è non solo il riscontro della sensualità della poesia del Tasso che si risolve in estremi di musicalità di plasticità e luce, ma anche l'individuazione di una organica e unitaria struttura. 'E possibile riconoscere uno schema dinamico in base al quale viene organizzata una ,attesa di immagini che rende possibile la vita della poesia producendone una nuova genesi nell'animo del lettore.
Del resto, se nel testo letterario viene introdotta la semantica del vedere, il testo può configurarsi come piano visivo, progetto e spazio teatrale, e il lettore può a sua volta divenire spettatore.
Particolare rilievo acquista il tema della raffigurazione, del rapporto di partecipazione tra raffigurante e raffigurato: la riflessione del Tasso sul rapporto tra arte e natura, su quale sia la rappresentazione "vera" del reale, riconduce alle ragioni e ai modi di teatro, non tanto come spazio e tempo effimero dello spettatore, ma come modello conoscitivo e immagine di pensiero.
Il combattimento di Tancredi e Clorinda viene descritto come esplosione istintuale irrefrenabile, dove l'atto erotico, stravolto parossisticamente in pulsione di morte, mette al bando, prima di ogni altro il gesto misurato e funzionale. 'E un duello dove le tecniche sono cadute, tra figure immerse in un clima di solitudine fisica e morale, ignote l'una all' altra, dove balena, in una trascendentale ironia, il lampo di una sgomentata sensualità.
Tuttavia tale descrizione è, di per se stessa, nel suo re-immaginare l'aspetto fenomenico delle cose, nell'ordine del suo vedere la varietà delle azioni, una tensione verso l'unità della regola, verso la legittimità di una scenografia e di una coreografia preordinate, che riconduce ai linguaggi del teatro e della danza per cogliere l'essenza della verità anche quando la natura si concede soltanto nel disordine o perfino nella crudezza dell'orrore.
Lo spettacolo è stato concepito in modo da articolarsi in cinque spazi diversi attraverso i quali il pubblico si sposta secondo un percorso preciso. Nella rappresentazione svolge un ruolo fondamentale la partitura musicale composta di musiche originali di Randall Davies e dalle elaborazioni di Fabio Biasio dalla ,"Bohème" di Puccini e dalla "Forza del destino" di Verdi.
Rilevanti nell'impianto visuale sono le enormi proiezioni relative a particolari dell' Estasi di Santa Teresa di Gian Lorenzo Bernini e quelle elaborate in video da Angela Carravieri e Fabio Biasio da "Cronaca di un amore" di Michelangelo Antonioni.
SCUOLA D'ARTE DRAMMATICA PAOLO GRASSI
Via Salasco, 4 - 20136 Milano tel. 02/58302813
Lunedì 8, martedì 9, mercoledì 10 maggio - ore 21
Il 1 Corso dell'Atelier di Teatrodanza della Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi presenta
COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA
un progetto di Attilio Caffarena
con frammenti dalla Gerusalemme liberata (canto XII) di Torquato Tasso
e da La terra desolata (Il sermone del fuoco) di T Eliot
con
Eugenia Amisano, Federica Bognetti, Annalisa D'Apolito,
Lorenzo Dallai, Maria Chiara Di Giulio, Erica Giovannini,
Roberta Goeta, Ivana Librici Rossella Milliery, Maria Noemi Regalia,
A.M. Santos Agazzi, Rossella Savio, Alessia Vecchiet
e la partecipazione di
Stefano Bosellì, Francesco Montanari,
Mauro Pescio, Paolo Romano
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musiche: Randall Davies, Fabio Biasio
(elaborazioni da la Bohème di Giacomo Puccini
e da La forza del destino di Giuseppe Verdi
video: Angela Carravieri, Fabio Biasio
allestimento: Fabrizio Palla, Salvatore Manzella,
Gigi Verderio Antonio Fernicola
collaborazione alla coreografia Luciana Melis, Davide Montagna
luci: Paolo Latini, Giancarlo Modica
suono: Giorgio Tachilei, Piero Zaini
costumi: Enza Biainchini
hanno collaborato: Lillana Duca, Hans Werner Kroesinger,
Alvise Camozzi Alessio Imberti, Francesca Gandini Oriana Marelli
si ringrazia: Cartiera di Voltri Genova, Calzetteria Romeo, Due, Milano
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dell'oscurità del fuoco
---- descrizione
---- oggetto
---- scritti sul lavoro, immagini e suono
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il luogo dell'azione
---- laboratori : Kinkaleri - Roberto Castello
---- Un laboratorio condotto da Attilio Caffarena
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tempesta 2001
---- descrizione
---- rovine della memoria
---- oggetto
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combattimento di
Tancredi e Clorinda
---- scritti sul lavoro
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descrizione di una figura
---- descrizione
---- scritti sul lavoro
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testi
---- informazioni contraddittorie / un massacro
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