il male consiste in una scena da un dramma storico (Shakespeare, Riccardo III, Atto 1, scena 2°) che mette sotto la lente di un microscopio rotto cellule di sentimenti prodotte dalla coesistenza dei corpi ( maschile / femminile) distrutte dal virus dell’idiozia in un corteggiamento / combattimento. Un piccolo mostro sporco di sangue seduce la vedova delle sue vittime. Lei lo odia e si lascia sedurre.
Per tentare di vederci più chiaro questa scena viene fatta precedere da una breve sinossi sotto forma di cartoon per babini scemi e cattivi.
Al fallimento e alla perdita di senso del dramma storico viene quindi opposta, con un altro testo scritto per il teatro, l’atrofizzazione della struttura drammatica come altra possibilità. E’ la descrizione di un’immagine di guerra totale: tra uomo e donna, tra uomo e animale, tra uomo e paesaggio, tra vivi e morti, tra occhio e immagine, nello sguardo “diverso” di Müller sul dramma e sulla storia.
Qui del teatro rimane ben poco. Anche il ruolo dello spettatore è messo in discussione. Ad un certo punto su ogni singolo spettatore viene operato un intervento diretto che riguarda la condizione del vedere. Tale intervento non viene descritto in anticipo. Lo spettatore deve impegnarsi ad accettarlo sino alla conclusione. Magari ci si diverte. All is pretty!
il male
Shakespeare / Müller
un progetto diretto da
Attilio Caffarena
con
Antonio Carletti Serena Savini
e con Jole Murgia
Film
Stefano Barabino
Sound
Sandro Debernardi
Animazioni
Dolores Fitchie
Realizzazione costumi
Nada Graffigna
Teatrovunque
il male conviene
rappresentare
( Oh wonderful, when devils tell the truth! )
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descrizione
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oggetto
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date
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immagini
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